Murano ed il vetro​

Una delle più famose isole veneziane è senz’altro l’isola di Murano.
Anche Murano come Venezia è un centro abitato, creato dall’unione di sette piccoli isolotti, attraverso ponti. Anche Murano come Venezia, deve l’inizio della sua storia, al periodo delle invasioni barbariche, a causa delle quali, molte popolazioni cercarono nella laguna veneta rifugio e possibilità di nuovi insediamenti. Venezia diede a Murano sempre una certa autonomia, e anzi, proprio grazie ad un decreto della Repubblica Serenissima del 1295, furono trasferite a Murano tutte le fornaci, poiché quest’ultime avevano provocato devastanti incendi nel centro di Venezia. Così facendo la Repubblica Serenissima permise a Murano di divenire un vero e proprio centro per la lavorazione artistica del vetro, che nei secoli portò l’isola muranese a rappresentare il cuore pulsante della lavorazione di qualità del vetro in tutto il mondo.
Nell’ isola di Murano, che prima dell’avvento di Napoleone Bonaparte e delle sue famose spoliazioni contava ben diciotto tra conventi, monasteri e chiese, ora ne rimangono solamente tre. La più antica è la chiesa di Santa Maria e Donato, nata addirittura nel VII secolo, dedicata dapprima alla Vergine Maria, e successivamente, dopo la collocazione delle sue spoglie, dedicata anche a San Donato.
Santa Maria degli Angeli, chiesa nata 1188, ha una storica particolarità, poiché fu visitata addirittura da Enrico III re di Francia e Polonia e fino al 1907 in questa chiesa si conservavano le spoglie del Doge Sebastiano Venier.
La Chiesa di San Pietro Martire è situata nel Rio dei Vetrai ed è stata fondata nel 1348 in onore a San Giovanni Battista. Vista la sua collocazione nella zona dei vetrai, è da sottolineare la presenza in questa chiesa di fanstastici lampadari in vetro con le famose mandole. Opere uniche, ed inestimabili, che affascinano e lasciano senza fiato. Passeggiare per i selciati di Murano e trovarsi dinnanzi a chiese dal fascino antico dei millenni passati, in un’isola così lontana dai canoni caotici delle nostre città dona davvero suggestioni incredibili.

Oltre agli edifici sacri ci sono importanti edifici civili come il Museo del Vetro.
Ad ospitare il museo, il Palazzo Giustinian, un palazzo elegante in stile gotico. Nel museo si incontrano opere mirabili, che solo un artigianato che fa leva su un’esperienza coltivata in secoli di duro lavoro, può creare. La più suggestiva è un lampadario a sessanta bracci che fu realizzato dai maestri Santi e Fuga.
Lo stile Gotico fa da padrone anche per il Palazzo da Mula, che oggi dopo diversi restauri è la sede del municipio di Murano, e qui si svolgono mostre e incontri sul tema principale di questa isola, ovvero il vetro.
Murano e il vetro, da questo incontro nasce una storia speciale dalla quale scaturiscono narrazioni e vicende che davvero fanno rimanere senza fiato.
Scoperto infatti come la Repubblica Serenissima avesse portato nell’isola di Murano, i forni che a Venezia avevano causato molti incendi, si resta senza parole nello scoprire che Venezia era talmente gelosa dell’arte dei suoi mastri vetrai, che impediva loro di lasciare l’isola, per paura che potessero diffondere il loro sapere nel mondo. Molti in effetti riuscirono perfino a fuggire esportando oltre Venezia il loro preziosissimo sapere. Questo però non fermò mai la grande tradizione dei mastri vetrai Muranesi.
Per capire quanto contasse e fosse importante chi incarnava l’arte del vetro ai tempi della Repubblica Serenissima, si pensi che solo i mastri vetrai seppur non nobili potevano contrarre matrimonio con figlie di patrizi.
Tutte queste parole però, sono solo un grigio contorno, rispetto all’emozione unica che si può provare, vedendo con i propri occhi un mastro vetraio creare una capolavoro in vetro. Nell’isola molti laboratori permettono al pubblico di ammirare la lavorazione del vetro in tutti i suoi passaggi, lasciando a chiunque assista, il dubbio, che ciò che sta vedendo sia il frutto di una magia dalle antiche radici.